Acquistare un motorino.

Ogni tanto mi piace girare per i mercatini e guardare vecchi ciclomotori in vendita. Quando si tratta acquistare un motorino si riesce spesso a trovare prezzi interessanti, ma capitano anche tante fregature. Come essere sicuri di riuscire a portare a casa un buon affare? Ecco qui qualche consiglio:

Numero di telaio. È la prima cosa che dobbiamo guardare. Verifichiamo che combacino con eventuali i documenti e, se fossero illeggibili, lasciamo perdere. È probabile che sia un assemblato di vari rottami o, peggio ancora, di dubbia provenienza.

Documenti: Se il motorino è vecchio è facile che siano andati smarriti. Non è un problema rifarli ma ha comunque un costo. Qualora abbia già avuto la targa “quadrata” non c’è problema. Dovremo solo pagare la voltura. Se avesse il librettino piccolo basterà consegnarlo in A.C.I e con 90euro vi verrà rilasciato immediatamente libretto e targa. Non dimentichiamoci di richiedere il librettino indietro! Aumenterà il valore del mezzo. Se invece non ha nulla, facciamoci rilasciare un certificato lecita provenienza o una denuncia di smarrimento documenti a nome del venditore. Tenete presente che, in questo caso, dovremo fare il collaudo in motorizzazione e il motorino dovrà avere le stesse caratteristiche di quando è uscito dalla fabbrica. 

Reperibilità di ricambi. In base alla sua diffusione per ogni motorino c’è un mercato differente di ricambi. Valutiamo la reperibilità di ricambi e il loro eventuale prezzo. Ripristinare blocco motore e contachilometri originale di alcuni modelli potrebbe superare abbondantemente il quello che abbiamo speso per acquistare il motorino. 

Ruggine. Una leggera velatura o qualche buchino sono comprensibili specie nei modelli più datati, ma quando questa inizia a creare delle vere proprie voragini o è presente in punti vitali del telaio capiamo che il restauro della carrozzeria diventerà impegnativo. Valutiamo bene quanti danni possa aver fatto l’umidità e quanta lamiera dovremo andare a rimpiazzare.

Blocco Motore. In primis dobbiamo essere sicuri che il monti quello specifico del modello che andiamo a comprare. In fase di collaudo o iscrizione a veicolo storico questa discrepanza potrebbe generare problemi. Con un colpo di pedivella controlliamo che giri senza impedimenti, possibilmente con un pò di compressione. Se dovesse andare in moto: bene! Ma non è sinonimo di affidabilità… Sarà comunque necessario un tagliando. Verifichiamo che le marce entrino con relativa facilità 

Pezzi mancanti, riparazioni e modifiche.  Questo controllo ci permette di capire cosa ne ha passate questo motorino e come è stato tenuto. È normalissimo che si negli anni vengano sostituiti pezzi per riparazioni o personalizzazioni, ma come vengono eseguiti lavori andrà a incidere sulla quantità di parolacce che diremo in fase di messa in strada del mezzo. Piastre saldate o avvitate, fili giuntati malamente, fil di ferro in quantità e parti di altri motorini sono un grosso invito a lasciar perdere l’affare. 

Incidentato? No grazie! Acquistare un motorino incidentato è sempre un rischio. Se il telaio è storto avremo un mezzo inguidabile, che sicuramente darà problemi e, non meno importante, poco sicuro da guidare. In giro è pieno di affaristi che riparano grossolanamente i danni per coprire situazioni disastrose. Occhi aperti!

Calma! Prendetevi il vostro tempo e controllate a fondo tutti i punti che vi sono poco chiari. Se il venditore ha urgenza di concludere l’affare probabilmente qualcosa non torna. 

Prezzo. Un prezzo “fuori mercato” a ribasso  potrebbe indicare una possibile truffa o semplicemente che il venditore non idea del valore del mezzo (credetemi c’è in giro ancora gente che regala Ciao e Vespe).

Motorino appena restaurato. I restauri costano soldi. Tanti soldi. Ma in fase di vendita non potremo MAI recuperare i soldi spesi. Di conseguenza o trovate chi vi vende un mezzo rifatto ad hoc (e lì preparatevi ad una bella stangata) o in alternativa valutate come sono stati fatti i lavori. Spesso sono fatti su gusti personali e risparmiando su carrozzeria e componentistica. Rimettere a posto qualche dettaglio, in molte situazioni, costa tanto quanto rifare da capo.

Specchietti per le allodole: per convincerci che stiamo facendo un buon affare, il venditore ci porterà ad osservare alcuni dettagli che, in termine di valore aggiunto, sono irrisori, ad esempio filo e candela nuova, sella originale, accessori, copertoni e cordine nuove ecc. Valutiamo l’apporto di valore effettivo di queste cose al motorino e quanto ci sarebbe costato fare noi.

Fattore emotivo. È una componente importante, spesso ci impedisce di essere razionali negli acquisti. Se è il modello che sognavamo da una vita, ci porterà a tralasciare tutti gli aspetti economici, una volta accertata la lecita provenienza, ce la caricheremo sul furgone. Cerchiamo di mantenere una certa lucidità e facciamoci un quadro completo di quello che ci aspetterà nel restauro per evitarci spiacevoli sorprese. 

Come sono andati i vostri acquisti? siete sempre riusciti a fare buoni affari o qualche volta avete sbagliato clamorosamente? La mia peggior fregatura è stata con un Aprilia Touareg 50… ma questa è un altra storia.. raccontatemi le vostre esperienze e opinioni a gianluca@lentamente.net e continuate a seguirci sui nostri canali!
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