A Gennaio un membro del “Team Lentamente” porta alla mia attenzione un post di Sinergy dove viene pubblicizzato un evento denominato “transappenninica endurance 50cc“.
Ogni tanto mi imbatto in qualche d’uno che prova a organizzare nuovi eventi che spesso però poi non si concretizzano oppure risultano di qualità molto bassa.
Sul post viene indicato un sito internet dove trovare ulteriori informazioni, da questo comprendo immediatamente come l’organizzazione sia palesemente già rodata nel preparare questa tipologia di eventi, ho la possibilità di parlare con l’organizzatore Gandolfi Lorenzo

Lorenzo che, tra le varie cose, cura anche di creare un buon “gruppo di viaggio” organizza la sera precedente una pizzata i diversi Riders hanno modo di conoscerci.
Il mio compagno di viaggio sarà Gianluca con la sua Vespa che per motivi lavorativi sarà costretto a partire da casa la notte prima della partenza arrivando a Gropparello poco prima e con il tempo solo di farsi una breve dormita in furgone.

C’è chi parte “a razzo” con lo scopo di fare il giro previsto nel minor tempo possibile c’è chi invece, come Io e Gianluca, decidiamo di tenere un andamento da “via di mezzo”. I primi Km comunque li faremo abbastanza tutti in gruppo anche se già alla partenza il gruppo in cui sono presenti Augusto, Giacomo e Beppe è costretto ad uno stop per dare assistenza ad un altro pilota che partecipava con un Piaggio Si al quale si era strappata la cinghia appena messa nuova. Dopo mezz’ora raggiungiamo il primo checkpoint (Rivergaro), però dopo qualche chilometro anche noi siamo costretti a fermarci:

il cavo dell’acceleratore di Gianluca resta bloccato. Scopriamo che il problema è la guaina nella quale dovrebbe scorrere il cavetto. Tentiamo per più di mezzora di trovare una soluzione, nel frattempo il gruppo che si era fermata a cambiare la cinghia del SI ci sorpassa (dopo un saluto e quattro chiacchere), con me e Gianluca si ferma anche Beppe che cerca di aiutarci per ripartire al più presto. Purtroppo alla fine non troveremo una soluzione e pertanto Gianluca sarà costretto al suo primo ritiro. Abbiamo perso circa due ore, io e Beppe sappiamo che dobbiamo correre più del previsto per uscire a terminare il giro nel tempo massimo fissato.

Alle 10:40 arriviamo al secondo checkpoint, Giacomo ed Augusto sono 45 minuti di strada avanti a noi, il gruppo ha già superato la metà strada.
Ripartiamo dal checkpoint ma dopo circa un quarto d’ora di strada io mi accorgo di aver dimenticato lo zaino alla fermata precedente e sono costretto a tornare indietro perdendo ulteriore tempo (nc) .

Fortunatamente le strade sono molto divertenti e permettono di avere un andatura piuttosto spedita tanto da riuscire a raggiungere che ci precedeva a Chiavari. È ora di pranzo e una sosta per mangiare della buona focaccia è d’obbligo.
Mentre noi ci rifocilliamo c’è chi ha già raggiunto i tre quarti del percorso!!!