Mancano pochi giorni alla crazy Italian rally Winter 2024! Noi del team Lentamente siamo carichi a molla per partecipare per la terza volta! Ma prima di tutto… cos’é?  Un evento riservato solo a cinquantini e biciclette e, in tre giorni, si va da Biella a Castel del Monte (AQ).

La prima edizione a cui abbiamo partecipato è stata quella del 2020 e ne siamo stati entusiasti. Il gruppo, anche se grosso, ha funzionato bene, quasi nessun inconveniente meccanico, il meteo è stato clemente e, salvo un errore di navigazione verso la fine, siamo riusciti ad arrivare al traguardo senza intoppi.

Era andata bene, troppo bene.  Cosi abbiamo ritentato la sorte all’edizione 2022, sperando di trovare condizioni più estreme e qualche avventura in più da vivere lungo la strada.

Inutile dire che siamo stati accontentati, forse anche troppo. Ecco come abbiamo affrontato la Winter più estrema di tutte.

Gia dalla partenza da casa c’era puzza di guai. Solo nel raggiungere Biella mi si sono spezzati i supporti dei faretti supplementari. Così dopo il check-in in albergo ho cercato un ferramenta per sistemare i danni appena subiti. Mi sono consolato che altri rider erano in situazioni simili se non peggiori (uno ha fin strappato la cinghia).

Il primo giorno di viaggio è stata una battaglia contro il tempo. Intoppi meccanici, soste impreviste, benzina finita e molto altro ancora. Siamo arrivati sul passo della Cisa con il buio. C’era poco da fare. Ci siamo fermati per la notte ai piedi della Pradarena (checkpoint numero tre). Siamo arrivati tardi in albergo e ancora più tardi a mangiare. Tanto che l’unica opzione erano delle pizze d’asporto. 

Sabato la sveglia é suonata all’alba e siamo andati a validare il checkpoint 3.  C’era neve e ghiaccio lungo la strada ma eravamo discretamente preparati per questa Winter. Sfortunatamente ancora una volta abbiamo dovuto fermarci per problemi legati al cambio della mia vespa. Dopo quasi due ore sdraiati nella neve siamo riusciti a rimetterci in marcia. 

Abbiamo perso veramente troppo tempo e bisognava correre. Ancora una volta abbiamo passato il checkpoint 4 e 5 al buio. Nel frattempo la perturbazione che ci seguiva dal giorno precedente ci ha raggiunti in cima ai passi, portando altra neve, ghiaccio e vento al nostro viaggio. A Città di Castello, a stomaco pieno, abbiamo ragionato sul da farsi per il giorno seguente. Le condizioni meteo sembravano peggiorare e volevamo evitare di complicarci la vita. 

L’ultimo giorno di viaggio parte con acqua e neve già dall’alba. Ai piedi del passo del Cornello la situazione si è complicata. Abbiamo incontrato coppia di rider in difficoltà. Giuseppe e Fabrizio. Il primo aveva l’impianto elettrico ko per via della troppa acqua, che lo ha costretto a ritirarsi, lasciando il suo compagno a viaggiare con noi. 

Il nostro quartetto è avanzato lento su una strada sempre più innevata.  Con il buio le temperature sono scese ancora di più fino a ghiacciare il motorino di Matteo che, rimanendo accelerato, lo ha fatto cadere piú volte. Con il freddo, la stanchezza e la consapevolezza di aver scelto la strada più lunga per raggiungere Castel del Monte, abbiamo iniziato la salita sul Gran Sasso. Al nostro arrivo ormai non c’era più più nessuno ad attenderci, solo 20 cm di neve fresca polverosa e un vento che impediva di stare in piedi. Le tracce dei motorini venivano immediatamente cancellate rendendo vano qualunque tentativo di spianare la strada. Anche se a poche centinaia di metri dall’arrivo, ci abbiamo impiegato quasi 40 minuti per raggiungere gli altri rider che ci stavano aspettando al ristorante.

Infreddoliti, bagnati e sfiniti ma soddisfatti di aver portato a termine la winter piú dura di tutte!

Il rientro a casa ? Beh anche quello è stata un avventura. Ma ve lo racconteremo in un altro blog.

Volete vedere il nostro viaggio? Ecco qui il nostro video.
Se preparando il vostro viaggio in inverno leggete i nostri consigli per prepararsi al freddo!

Ancora una volta questi sono i nostri contatti. Scriveteci!
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